In Afar si possono osservare, sulla terra e mentre stanno accadendo, le ultime fasi della rottura di un continente e le prime fasi della costruzione di nuovo fondale oceanico
Map by fabio artoni/fiftylemons
Qgis and Indesign; SRTM digital elevation model 7,5 arc/sec resampled with Saga Gauss Filter; Open Street Map and proprietary dataset
draft version, CRS geographic 4326
La citazione della geologa Frances Williams in questa mappa dice che in Afar si possono osservare, sulla terra e mentre stanno accadendo, le ultime fasi della rottura di un continente e le prime fasi della costruzione di nuovo fondale oceanico. Perché l’Afar, e un punto particolare della zona nord, è una “triple junction”, un punto dove si incontrano le dorsali del Mar Rosso e e quella del Golfo di Aden – che sono già al lavoro e dividono la placca africana da quella arabica al ritmo di due centimetri all’anno – e il sistema di rift valley che sulla crosta continentale sono un indizio giovane dell’assestamento di una placca continentale, quella africana, le cui origini risalgono al (mitico) Gondwana.
In Afar un tempo c’era il mare, e la “salt plain” ne è una prova evidente: uno strato di sale profondo fino a tre chilometri. E diventerà mare di nuovo,quando , in questa terra che viene allungata e assotigliata, le acque del Mar Rosso troveranno il varco per superare le Alpi Dancale e invaderanno una piana che già ora è cento metri sotto il livello del mare. Il Mar Rosso, a quel punto, si estenderà in questa piana. Ma quello che la Williams evidenzia nella frase “the early stages of sea-floor spreading” è che in Afar, sulla terraferma ancora, c’è una dorsale in espansione! Questa dorsale è una prosecuzione di quella del Mar Rosso ed è l’Erta Ale Range, una fila di vulcani (Alu, Dalafilla, Borala Ale, Erta Ale, Hayli Gubbi) allineata da noord ovest a sud est che è attiva e rilascia magmi basaltici che sono una via di mezzo tra basalti continentali e basalti oceanici. Ecco perché quello che si osserva sull’Erta Ale è la formazione in diretta di “nuovo pavimento oceanico”.
La parte principale di questa mappa del Nord Afar si può dividere in quattro sezioni verticali, da ovest verso est.
. La zona del Great Western Escarpment, il margine occidentale della scarpata della Rift Valley etiopica, oltre i tremila metri di altezza, nord est Tigray, capitale Makalle. Seguendo la scarpata, più a sud si entra nella regione Amhara e in zone contese. La zona del monastero di Gunda Gunde - a nord ovest sulla mappa - ai confini tra Eritrea e regione degli Afar, è a sua volta abitata da un'etnia, gli Irob, che parla una lingua specifica, il saho. Un reportage in questo sito "Gunda Gunde, Irob, il Piccolo Tibet d'Etiopia" racconta di un lungo trekking per raggiungere il monastero di Gunda Gunde. Nel riquadro a destra in basso della mappa un ingrandimento mostra Gunda Gunde sulla valle di un canyon profondo, dove scorre un torrente, crescono le arance ed è uno dei percorsi naturali verso il deserto dell'Afar.
. La piana dell'Afar è una zona in buona parte sotto il livello del mare ed è un mare evaporato che ha lasciato nella Piana del sale uno strato salino profondo fino a tre chilometri. I cammelli delle carovane del sale compiono ancora oggi il tragitto dal deserto verso i mercati dell'altopiano. La zona è fortemente vulcanica, è uno strato di crosta sottile che si stira e assottiglia di anno in anno. Il vulcano di Dallol con le pozze acide e i colori accesi è un esempio a cielo aperto di vulcanismo. L'ultimo avamposto civile prima del deserto è il villaggetto di Hamedela, un posto da vera frontiera, ma senza neppure il saloon. Nel riquadro a destra c'è un ingrandimento della catena vulcanica dell'Erta Ale, con una serie di vulcani perfettamente allineati. Le curve di livello mostrano il confine di zero metri sul livello del mare
. Le Alpi Dancale sono un rilievo alto fino a duemila metri che geologicamente appartiene alla crosta continentale e sono la barriera naturale che impedisce alle acque del Mar Rosso di invadere la piana. Il loro destino è quello di diventare un'isola nel Mar Rosso. La zona delle Alpi Dancale, da quel che so, è ancora poco conosciuta: fino a dove bisogna salire per vedere dall'altra parte il mare?
. Infine, a est, c'è il Mar Rosso